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Magnatòtt Trail Gravel

Quando Avventura e Scoperta sono le parole d’ordine
Quando i grandi spazi aperti ti attirano come una calamita
Quando l’unico limite è la fantasia
… Magnatòtt.

Cavalca il tuo sogno
Scopri nuovi orizzonti

Progettata in collaborazione con il nostro ultracyclist David Gambuli,
primo a tagliare il traguardo al Lazio Trail Extreme 2019
(850 km, 20000 mt D+ 90% sterrato ).

David voleva un mezzo leggero e performante,
ma anche comodo e adatto a qualsiasi tipo di terreno.
Oltre che dannatamente sexy.

magnatott_trail_gravel
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Trasmissione

La trasmissione 2×11, con doppia 38/24 e pacco pignoni 11-42,
consente rapidi cambi di ritmo e fornisce tutti i rapporti giusti
per affrontare qualsiasi avventura fuoristrada e non.
Il telaio è boost, con attacco freni flat mount e attacchi portapacchi.

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Forcella

La forcella in carbonio Niner RDO Boost è attrezzata per il carica anteriore, in particolare Cages e piccole borse anteriori.

magnatott_trail_gravel
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L “Ti piace percorrere lunghe distanze in bici, ma raccontaci cos’è per te l’ultracycling?”
D “L’ultracycling è qualcosa di diverso a seconda della diversa estrazione ciclistica di ognuno: per quanto mi riguarda, è una forma di cicloturismo estremo. Ciò che mi spinge e motiva è tendenzialmente la scoperta di posti nuovi, a cui si è aggiunta la voglia di macinare kilometri su kilometri per vedere fino dove il mio equilibrio psicofisico possa a spingermi.”

L “Come è nata la Magnatòtt?”
D “Ho affrontato diversi trail unsupported negli ultimi anni, ma sentivo necessità di un mezzo che fosse incredibilmente comodo, e al contempo performante. Salire sui pedali e spingere su un telaio di burro, carico di borse da bikepacking in salita, non diverte nessuno; così come avere un telaio così rigido da trasmettere alla schiena ogni minima vibrazione della strada sterrata che si percorre.
Da queste riflessioni è derivata la scelta del materiale, l’acciaio (mix di tubi Columbus e Dedacciai), e di geometrie appositamente studiate per bilanciare comfort e reattività.
A un iniziale dialogo e scambio con Luca, è seguito il progetto della geometria e delle grafiche.
Il risultato è una bici che sembra a suo agio sia su veloci sentieri e parabole tra boschi e calanchi, così come in lunghe e placide pedalate notturne. Una bici per accompagnarmi in qualsiasi avventura fuoristrada. L’unico problema è che la sera devo ricordarmi di metterle il catenaccio, altrimenti va a f*#a da sola”

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